Tour Ascoli Curiosa

IL TOUR DI ASCOLI PICENO FRA STORIA, ANEDDOTI E CURIOSITA’

Ascoli Piceno, città ribelle ed anticonformista! Qui nacque Cecco d'Ascoli, (contemporaneo di Dante ...ma meno fortunato) poeta, astrologo, arso sul rogo nel duecento come eretico dall'Inquisizione. Il ponte di Cecco, di origine romana, che attraversa il torrente Castellano, si vuole sia stato costruito in una buia notte dall'alchimista, con l'aiuto del diavolo!

I PICENI
e la guerra sociale

Da Ascoli partì, inoltre, nel 91 a.C., la guerra sociale, sommossa popolare che richiedeva a Roma di riconoscere ai piceni ed agli altri popoli italici i diritti di cittadinanza propri della civitas latina.
Ascoli Piceno celebra nel nome l'antico popolo di stirpe sabina, che durante l'età del ferro, abitava le Marche: i Piceni. Furono così chiamati perché veneravano il picchio, loro animale sacro.
A tal proposito conoscete la storia delle ghiande missili?

Proiettili in piombo, rinvenuti in gran numero nel nostro territorio, che venivano lanciati dai soldati piceni all’esercito romano…ma la cosa curiosa è che recano scritte misteriose (piccoli sms dell’epoca tra piceni e romani!)

Sant'Emidio

In Piazza Arringo troviamo la Cattedrale è dedicata al Santo Patrono di Ascoli Piceno che è S.Emidio… protettore dal terremoto (infatti Ascoli pur trovandosi in zona sismica non è mai stata distrutta dal terremoto)
Emidio, originario di Treviri, venne qui ad Ascoli per evangelizzare la città. Riuscì a convertire Polisia, giovane fanciulla figlia del feroce prefetto romano, che gli fece letteralmente perdere la testa… infatti fu decapitato! Ed essendo un santo cefaloforo, si narra che una volta decapitato raccolse la sua testa e si recò presso le catacombe dove fu sepolto.
Ecco ad Ascoli è possibile visitare il tempietto di S.Emidio alle Grotte, un luogo unico e di incredibile suggestione che non a caso è stato paragonato a quello di Petra. Un tempio barocco addossato alla parete di arenaria che si schiude magicamente e ci mostra all’interno le antichissime catacombe del III secolo d.C.

La Quintana

Sapete perché le contrade di Ascoli si chiamano Sestieri? E che la Giostra del Saraceno è una delle più difficili ed affascinanti d’Italia?

Il secondo sabato di luglio e la prima domenica di Agosto non perdete la Giostra medievale della Quintana, fastosa rievocazione medievale con 1500 figuranti, che attira visitatori da ogni dove. I sestieri (Porta Maggiore, Porta Solestà, Porta Tufilla, Piazzarola, Sant'Emidio e Porta Romana) della città si contendono il palio in un avvincente tenzone che vi consigliamo di non perdere!

Piazza del Popolo

una delle 100 piazze più belle d’Italia

Non potrete resistere e rimarrete a bocca aperta per la sua elegante armonia.
Qui spesso sono stati girati dei films e spot pubblicitari tra cui negli anni 70 la commedia all’italiana di Pietro Germi “Alfredo Alfredo” con Dustin Hoffman e Stefania Sandrelli.

Ma anche gli ascolani hanno una innata verve teatrale, ribelli si ma anche mattacchioni!
Vi invitiamo a visitare questa Piazza a Carnevale quando viene abbellita con lampadari stile Murano e diventa un magnifico salotto.
Ad Ascoli è possibile partecipare ad uno dei Carnevali storici più simpatici e divertenti… è un teatro di strada dove chiunque può mascherarsi ed ironizzare su personaggi locali e nazionali!

Caffe meletti e Palazzo dei Capitani

Atmosfera liberty al caffé storico degli ascolani, il Caffé Meletti: e non dimenticate l'anisetta con la mosca (cioè con un chicco di caffè) nata da una ricetta segreta di Silvio Meletti in persona.
Immagino conosciate il detto che recita: “Meglio un morto in casa che un Marchigiano fuori la porta” ?... ma sapete anche il motivo di questa pessima fama dei marchigiani?
Lo scopriremo all’interno del magnifico ed imponente Palazzo dei Capitani del Popolo.

Sul fondale di Piazza del Popolo la scenografica chiesa romanico gotica di San Francesco (il santo di Assisi passò ad Ascoli nel 1215).
Spesso vediamo i turisti con il naso all’insù alla ricerca di un particolare oggetto situato sul secondo campanile del tempio… è un simbolo fallico rigorosamente in travertino! Gli ascolani raccontano che sia stato messo lì dai muratori che non erano stati pagati dai frati! Non sappiamo come sia andata...ma gli storici dell’arte affermano che era un simbolo di buono auspicio molto usato nell’antichità.

Proseguendo verso il pittoresco quartiere medievale possiamo ammirare le torri che appartenevano alle famiglie potenti della città nel medioevo. Ci raccontano gli storici che ve ne erano quasi 200, quando arrivò l’imperatore Federico II ne buttò giù un centinaio!
Ricollegandoci al nostro Cecco, poeta, scrittore e negromante … gli ascolani sono popolo di scrittori … centinaia sono le epigrafi sui portali delle case, in latino e volgare. E’ una sorta di libro di saggezza popolare scritto sul travertino, la più simpatica che riassume l’umorismo e la saggezza degli ascolani si trova in Rua Lunga (i vicoli caratteristici medievali si chiamano rue dal latino ruga) e recita: ”CHI PO NON VO, CHI VO NON PO, CHI SA NON SA, CHI FA NON SA E COSI’ IL MONDO MAL VA”

E che dire… non possiamo che essere d’accordo con i nostri antenati!

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